Trenta minuti mi sembravano pochi, eppure sono riuscito a parlare di tutto: di Chiara Ferragni e Kim Kardashian, dello strampalato comunicato dell’AgCom che parla dei “selfie pubblicitari dei Vip”, dell’onnipresenza Social di FitTea, di Influencer Marketing 2.0 e micro-influenza.
Ed è stato davvero suggestivo farlo all’aperto, immersi nel verde della Casa del Cinema, a Villa Borghese, in quella che un cronista compito non esiterebbe a definire una splendida cornice. Ho ricevuto domande e stretto mani e sono felice che molti di coloro che hanno avuto la pazienza di seguirmi mi abbiano già scritto, seguito, condiviso. Grazie davvero! La mia prima Social Media Week è stata una grande opportunità per portare avanti il dibattito sul marketing dell’influenza e condividere concetti per me essenziali, come la trasparenza, il ritorno ad una dimensione nativa e interruttiva, l’autenticità, che sono alcuni dei principali punti di forza di questa disciplina così nuova eppure così tanto fraintesa.
Alcuni ringraziamenti sono necessari. Innanzitutto, il Team di Social Reporters, una Community di reporter specializzati nel raccontare gli eventi sui Social Media, con cui ho scambiato quattro chiacchiere anche a telecamere spente.
E a proposito di interviste, non posso non ringraziare Federica Macagnone de Il Messaggero, che ha avuto la bontà di dedicarmi spazio all’interno dello speciale on-line dedicato alla Social Media Week: qui e qui trovate i link ai due articoli pubblicati (grazie, Federica, era ora che un quotidiano nazionale mi aiutasse a diffondere la differenza tra influencer e testimonial!)
La location all’aperto non ha reso possibile la condivisione delle slide che avevo preparato. Ma come promesso, le ho già caricate su SlideShare e sono disponibili per il download! (Se non funziona l’immagine con il link, provate qui)
Complimenti! Grazie per l’intervento.
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